It’s my life

Ho 43 anni, mi chiamo Francesca. La mattina mi alzo, faccio colazione con muesli, caffellatte, tiroxina e sertralina. Vado a lavorare, ho un impiego che non amo e che fortunatamente mi occupa solo sei ore. Torno a casa dall'ufficio, e apro i libri di Psicologia. La mia vita universitaria si era fermata tanti anni fa,... Continue Reading →

Amica scelta 

La vita è costellata di scelte, e soffrire di una dipendenza non è tra queste. Non ci si sveglia un giorno decidendo di ammalarsi, mai, perché anche quando si crede di averlo fatto consapevolmente (ho smesso di mangiare, ho provato a vomitare...) vuol dir dire che c'è già qualcosa che davvero non va bene.Ciononostante, la... Continue Reading →

È il mio corpo che cambia…

1, 2, 3 faccio i conti col mio corpo. Con la sua mutevolezza, con il suo indispettito cambiare indipendentemente dalla mia volontà. E dire che un tempo ero davvero convinta di poter controllare tutto, dal peso, alle forme, alle calorie. Inconsistente come una nuvola, ecco cosa volevo essere. Ma il corpo evolve, detta le sue... Continue Reading →

Confessions on a dance floor

Sono giorni che mi chiedo se dire,  cosa dire e come dirlo. Da anni parlo di me, del mio passato con i disordini alimentari, delle difficoltà ad uscirne e della speranza che va coltivata. Talvolta ho la sensazione che chi mi legge pensi: "ha! Facile per te! Ormai è passata, non ci sei ancora immersa"... Continue Reading →

Ai ferri corti 

Dunque io e te non ci siamo mai parlate per bene, giusto, cara Depre (o quel che sei)?  Sei rimasta lì, per anni, ti sei travestita in ogni modo possibile, da disordine alimentare, dipendenza emotiva, paura degli altri, paura di me stessa, degli uomini, del sesso, della vita  Adesso eccoti qui, eccoci, qui, a carte scoperte. ... Continue Reading →

Depressione (for dummies)

Quando soffri di #depressione, in forma più o meno grave, e hai il coraggio di parlarne, ti si prospetta un mondo di domande. Classifichina! Al quinto posto:  Ma come mai, cosa ti è successo? (ehm..l'ho appena detto: sarei depresso/a...)  Al quarto posto:  Ma dai, ti porto fuori io, vieni, esci, facciamo, andiamo (aspetta: ti ho appena... Continue Reading →

Eppure sentire…

Alessandro racconta: <<Sentire. Questa parola mi è stata compagna per tutta la vita. Ancora oggi me la trovo che sbuca da dietro l'angolo e mi fa l'occhiolino come per dire "hey! Sono qui" facendo capolino nella mia quotidianità quando meno me l'aspetto.  Sentire è #vivere, o meglio: vivere è sentire. Dal momento in cui ci... Continue Reading →

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